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Match Program | 23ª – Taranto-Casertana

PREVIEW

Incontro di cartello per il Taranto che affronterà la “capolista del girone di ritorno” ovvero la Casertana, reduce da tre successi nelle prime 3 giornate post giro di boa. Compagine dal rendimento molto simile sia in casa (17 punti) che in trasferta (14), il team di mister Tedesco occupa la 10ª posizione in classifica con 29 punti (contando i due di penalizzazione), 31 sul campo, grazie a 8 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte con 24 reti all’attivo e 24 al passivo. Discreto il rendimento interno, caratterizzato da 4 successi, 5 pari e 2 ko, 12 gol fatti e 8 subiti, buono quello esterno, fatto di 4 affermazioni, 2 pareggi e 5 ko, con 12 reti realizzate e 16 al passivo. Casertani corsari sui campi di Paganese (1-0 alla 3ª), Vibonese (1-0 alla 6ª), Cosenza (2-1 alla 12ª) e Monopoli (3-2 alla 21ª), e capaci di pareggiare sui difficili campi di Lecce (0-0 alla 5ª) e Foggia (1-1 alla 15ª). 5 le battute d’arresto per i campani lontano dalle mura amiche, giunte sui campi di Melfi (0-1 alla 1ª), V. Francavilla (1-4 all’8ª), Messina (1-2 alla 10ª), Matera (2-4 alla 17ª) e Catania (0-1 alla 19ª). L’ultimo successo esterno per gli uomini di Toscano è stato dunque il 3-2 di Monopoli (21ª), l’ultimo pari quello coi satanelli foggiani (15ª), l’ultimo ko lo 0-1 del “Massimino” (19ª).

La Casertana è alla 34ª partecipazione in un campionato di terza serie, nella quale vanta due vittorie (1970-71 e 1990-91). Cadetteria raggiunta e persa subito alla prima stagione, per via del 19° posto nel 1971-72 e della sconfitta nello spareggio di Ascoli contro il Taranto del 1991-92. Sul campo la Casertana ottenne un’altra promozione, quella del 1968-69, cancellata a causa di un illecito sportivo del quale beneficiò proprio il Taranto e che diede origine ai disordini scoppiati a Caserta noti come la “Rivolta del Pallone”. I falchetti sono giunti secondi in un’occasione (1967-68). 5 le partecipazioni alla C/2 con una vittoria del girone (1980-81), 28 quelle alla serie D, con due successi nel raggruppamento (1962-63 e 1995-96). Nella storia dei campani anche 4 ammissioni di ufficio alla serie C: nel 1946 -47, dopo la rinuncia per motivi economici della precedente stagione, nel 1949-50, nonostante la sconfitta con l’Avellino in finale promozione, nel 1957-58, al posto della Cirio, e nel 2012-13 (ma in Lega Pro 2ª divisione) nonostante il ko rimediato in finale play-off nazionale di D contro la Virtus Vecomp Verona. I campani sono reduci da un gran campionato, quello 2015-16, conclusosi con l’eliminazione nel preliminare dei play-off per la B ad opera del Pordenone, dopo il lusinghiero 5° posto in regular season.

Due vittorie, per 2-0 su F. Andria e Melfi, 5 pareggi, ovvero i tre 0-0 con Siracusa, Catania e Juve Stabia, e i due 1-1 con Matera e Messina, e 4 ko, rimediati con U. Fondi (0-2), V. Francavilla (2-3), Lecce (0-1) e Cosenza (0-3): il ruolino interno del Taranto 2016-17 resta deficitario. 11 punti per i rossoblù, terz’ultima performance a pari merito col Monopoli (a 10 Vibonese e Akragas), con solo 8 reti realizzate (6 Vibonese). La vittoria allo “Iacovone” manca dalla 17ª, 2-0 col Melfi, mentre l’ultimo risultato utile è stato l’1-1 contro le vespe stabiesi della 19ª: i rossoblù tarantini sono reduci, in casa, dalla battuta d’arresto col Cosenza della 21ª.

I PRECEDENTI IN CAMPIONATO

Sfida avarissima di gol e molto equilibrata in generale, ma con qualche eccezione, soprattutto al “Pinto” e sempre a favore dei falchetti campani. I precedenti totali sono 35 con un bilancio favorevole ai rossoblù ionici, che hanno ottenuto 16 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte, segnando 32 reti contro le 23 subite. Disco rosso in riva allo Jonio per i casertani che in 17 visite hanno rimediato 12 sconfitte e 5 pareggi senza mai riuscire a vincere, subendo 18 reti contro l’unica realizzata nel primo incontro (stagione 1950-51): da allora nessun casertano è riuscito a segnare a Taranto. Leggermente diversa la situazione al “Pinto”  dove i locali sono in vantaggio grazie a 8 successi, 6 pari, 4 ko, con 22 gol fatti e 14 subiti. Su 4 vittorie esterne del Taranto ben 3 sono state di misura (1-2 nel 1966-67 e nel 1982-83, 0-1 nel 1985-86) e una più larga (0-2 nel 1994-95), i 6 pareggi sono stati quattro 0-0 e due 1-1, le sconfitte (7) sono state sia di misura (4, 1-2 nel 1950-51 e 1951-52, 0-1 nel 1963-64 e 1996-97) che con più reti di scarto (0-3 nel 1989-90 e 1991-92, 2-4 nel 1965-66). L’ultimo successo interno dei rossoblù ionici risale all’infausto torneo di C/2 1996-97, quando un rigore di Caputo permise ai locali di vincere per 1-0 l’incontro. L’ultimo pari in Puglia è stato lo 0-0 registrato nel vittorioso torneo di C/1 1983-84, mentre non si è mai registrata una vittoria corsara della Casertana.

Il cannoniere-principe della sfida è una recentissima conoscenza del Taranto: l’attuale tecnico della Vibonese Salvatore Campilongo, a quota 4 reti grazie a due doppiette in due 3-0 interni per i falchetti. A quota 2 una pletora di calciatori: Gè, Dal Monte e Cavazzoni (doppietta) per i campani, Marangi, Oreste, Beretti, Colautti, Caputo P. e Cipriani per i pugliesi. Tra le altre curiosità, Marangi e Caputo P. del Taranto hanno segnato le proprie 2 reti su rigore, mentre un autogol di Colautti permise alla Casertana di pareggiare nell’incontro di ritorno in terra campana della B 1970-71 (1-1). Menzione speciale per l’attaccante Gè, l’unico calciatore campano che è stato in grado di realizzare un gol a Taranto, ben 65 anni fa.

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