Nella scena finale del film “Non ci resta che piangere” – un capolavoro evergreen del cinema nostrano – Mario e Saverio, interpretati magistralmente da Massimo Troisi e Roberto Benigni, dopo essere stati catapultati per uno strano scherzo del destino indietro nel tempo (“nel 1400 quasi 1500”) e dopo non essere riusciti a fermare Cristoforo Colombo e le tre caravelle, scorgono un treno all’orizzonte illudendosi di essere ritornati finalmente nella Firenze degli anni Ottanta. Alla guida della motrice c’è però un imbranato Leonardo Da Vinci, impersonato da Paolo Bonacelli, che grazie ai consigli ricevuti da Mario e Saverio in un precedente incontro è riuscito a precorrere i tempi e ad inventare il treno.
Dopo la bufala del ricorso al TAR accolto, ci siamo sentiti tutti un pò come Mario e Saverio. Gratuitamente illusi e crudelmente usati.
Non ci resta che aspettare i titoli di coda di un’opera tragicomica in cui l’attore protagonista è il tifoso tarantino. Un eroe senza tempo e senza meta.
P.S. Forza Taranto, non portarci via…