E’ tornata a casa. E’ nostra!
E’ stata una gran bella serata quella organizzata ieri sera (7 novembre) dalla Fondazione Taras 706 a.C..
Una serata piacevole in compagnia del presidente Campitiello che si è trasformata in qualcosa di speciale per l’arrivo, anzi, per il ritorno, a casa di “Lei”. Sissignori “Lei”, La coppa. Mai avremmo immaginato di emozionarci così tanto per un oggetto, eppure quando il nostro amico ed associato fondatore Piero Palombella da Udine (dopo un viaggio estenuante di 1300 chilometri !) ha consegnato nelle mani del Presidente della Fondazione una trofeo vinto dal nostro Taranto sessanta anni fa, non abbiamo resistito. Ebbene si, ci siamo commossi!!!
Pochi di noi, ovviamente, hanno vissuto quell’evento, la vittoria di un campionato di serie C datato 1953-1954, eppure quel trofeo, affannosamente inseguito in questi giorni, ci ha fatto sentire per un momento protagonisti di quel successo datato nel tempo. Un successo della nostra città, della nostra gente della nostra squadra. E’ questo quello che vogliamo, che questa città torni ad emozionarsi, a sentirsi orgogliosa della propria storia, della propria appartenenza e che in maniera unita e compatta rincorra un obiettivo comune.
Tutto ciò è piacevolmente accaduto in occasione di questa difficile operazione di recupero di un cimelio del nostro passato calcistico, la tifoseria si è dimostrata più che mai compatta. I ragazzi della curva nord non solo ci hanno fornito un loro contributo economico ma, soprattutto, ci hanno spronato ed incoraggiato nel riportare a casa un pezzo della nostra storia che forse avremmo irrimediabilmente perso e che ora è tornato tra le mani dei legittimi proprietari: i tifosi. Anche a loro va il nostro più sentito ringraziamento.
E’ proprio da quel trofeo che vogliamo e dobbiamo ripartire, quella coppa che lo stesso presidente Campitiello ha già ribattezzato come il simbolo di un ricompattamento generale. Per quanto strano possa sembrare, la forza di uno sport popolare come il calcio può fare da volano in tantissime cose e mai come questa volta la sensazione che, almeno nel calcio, la strada intrapresa – quella della partecipazione e della condivisione – sia quella giusta.
Da ultimo, non nascondiamo che lo sforzo economico che la Fondazione Taras ed alcuni dei suoi associati ha dovuto sostenere per perfezionare questa operazione imprevista si è dimostrato piuttosto considerevole (€ 4.000,00). Sarebbe bello se tanti di noi, così come hanno prontamente fatto i ragazzi della Nord, partecipassero concretamente associando il loro nome ed il loro contributo economico per questa causa. L’obiettivo è anche quello di rendere il rientro di questo pezzo storico un volano per un progetto più ampio di recupero e di valorizzazione dei cimeli della nostra storia. Concretizzare il sogno di un vero e proprio museo rossoblu, di proprietà dei tifosi e della città tutta, è uno degli obiettivi della nostra mission associativa. Per suggerimenti o proposte inerenti la futura campagna di raccolta di cimeli storici scrivete a ilmuseo@fondazionetaras.it , saremo felici di leggervi.
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