a cura di Angelo Briganti del “Coordinamento Tifosi Tarantini Fuorisede Danilo Fato“
1) L’attuale posizione in classifica (18 punti in 18 partite), fotografa perfettamente lo stato del Taranto e le aspettative dei più esperti. La genesi della squadra non consentiva continuità nel breve. E neppure giudizi e sentenze perentori. Dovevamo necessariamente passare da qualche sana sofferenza per dare un giudizio sensato, che di norma, nelle squadre assemblate e pensate in breve tempo, comincia a prendere forma proprio in questi periodi. La squadra, insomma si sta rassettando, ci sono tracce di idea di gioco e continuità. Caratteristiche, queste che richiedono un minimo di sapienza e pazienza da parte di tutti gli attori, protagonisti e non. Si cominciano a raccogliere, non solo in termini di punti ma anche di solidità di gruppo, quei primi risultati che consentiranno al nuovo direttore sportivo di prendere appunti definitivi che poi si tramuteranno in interventi sul mercato e che consentiranno di proseguire un percorso in ascesa.Reduce da due significative vittorie (solo Lecce e Cosenza hanno fatto altrettanto), l’ambiente è più rilassato. I giudizi su alcuni singoli calciatori si sono gradevolmente rimodellati. Come su Magnaghi. Il gol dell’ex atalantino, ad esempio, è arrivato puntuale e contestuale con la crescita della squadra . E’ il gol che ha fatto riflettere un po’ tutti riguardo il valore del ragazzo. Per questo motivo farei molta attenzione a mandar via questo ragazzone . Al netto del suo fisiologico e naturale ambientamento, non mi sembra che la squadra avesse le caratteristiche giuste per esaltarlo. In tutti i casi vedere un giovane che continua ad allenarsi e migliorarsi anche in situazioni estremamente critiche certifica un carattere forte. Ed è con questi uomini che puoi costruire. Certo, sabato arriva la Juve Stabia. Una squadra che, posizione di classifica a parte, gioca benissimo ed è composta da prime scelte. Visto il buon momento delle due squadre, sarà una gara intrigante ed apertissima a tutti i risultati. Vedremo.
2) L’avversario: JUVE STABIA
La classifica e la salute attuale della Juve Stabia, che, a dire il vero sono frutto di competenze e scelte mirate di chi conosce bene categoria e mestiere, certificano un buon momento.
Soprattutto evidenziano quali sono le mosse giuste per un percorso importante ed ambizioso. La squadra è composta da un misto di calciatori di categoria “riverniciati” bene da un ottimo e giovane allenatore. Quasi tutti di proprietà, con giovani ottima scuola, acquistati per far bene in Lega Pro ma pensati in futuro per scenari più idonei alle loro qualità.
Mi vengono in mente, ad esempio, Mastalli e Marotta. Quando dei giovani così bravi, scelgono di investire il loro futuro partendo da una società di Lega Pro, vuol dire che stiamo parlando di una Società seria con idee ambiziose e chiarissime oltre che con possibilità economiche dignitose.
La Juve Stabia al momento divide il secondo posto col Matera con 36 punti, esattamente il doppio dei punti del Taranto. Però divide con gli Jonici, oltre al buon momento di forma, anche lo score delle ultime 5 gare. Un pareggio, due vittorie e due sconfitte. La gara, insomma si prospetta molto intrigante, vista anche la “rinascita” del Taranto nelle ultime prestazioni.
Oltre alle motivazioni di quei calciatori sotto lente di ingrandimento che ovviamente faranno di tutto per essere all’altezza in attesa delle nuove e necessarie mosse di mercato.
3) Il Modulo: mister Fontana adotta un classico 4-3-3. Modulo che esalta bene le caratteristiche dei calciatori gialloblu.
Anche in quelle gare (tipo Akragas in casa) dove, per forza di cose, ha dovuto fare un ampio turn-over, la rosa le ha permesso di avere in campo calciatori differenti, ma con stesse caratteristiche tattiche mantenendo inalterata l’originale idea di gioco.
Ogni calciatore ha la sua naturale riserva.
In porta, il regolare ed esperto Russo comanda una difesa a 4. A destra Cancellotti titolare indiscusso, affidabile ed esplosivo. Tra i più continui dell’intera retroguardia e bravo in entrambi le fasi. A sinistra Liotti difende con qualche affanno la sua zona. Calciatore bravo ma ancora con molte pause. I due centrali titolari , dopo la rescissione di Amenta, sono l’argentino Santiago Morero ed il regolare bulgaro Atanasov, un po’ la sorpresa positiva del reparto. Due centrali con fisicità e buona mobilità.
La prima riserva dei centrali è Camigliano. E questo fa capire l’intero valore del reparto.
ll centrocampo e’ il vero cuore pulsante delle vespe. Il centrale dei tre e’ Capodaglio, il vero metronomo della squadra. Sinistro pulito e potente, ricorda proprio il mister Fontana calciatore. Non solo come posizione in campo ma anche nella particolarita’ di essere arrivato un po’ tardi nel calcio che conta. L’esperto Salvi ed il gioiellino Mastalli saranno gl’interni che affiancheranno il capitano. Zibert ed Izzillo possibili varianti.
In avanti la scelta e’ vasta. Al momento Del Sante e’ preferito al cannoniere Ripa (7 reti) per quanto riguarda la posizione centrale. Sui lati, a destra il mancino e velocissimo Marotta si giochera’ la maglia da titolare con Kanoute. A sinistra la scelta ricadra’ sull’insidioso Sandomenico o il piu’ tattico e versatile Lisi.
Buon Taranto a tutti, AB
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