PREVIEW
Scontro diretto per gli uomini di Ciullo, chiamati a riscattare l’eliminazione dalla coppa Italia ad opera del Matera, con la voglia di dare continuità di prestazioni e, soprattutto, di risultati in campionato. L’avversario di giornata è il Catanzaro, al terzo cambio di panchina in 26 giornate, resosi necessario vista la pericolosa posizione di classifica: 16° posto assieme all’Akragas e ad una sola lunghezza dal Taranto. Avvio choc, con i calabresi 17esimi a 3 punti dopo 6 gare, poi 21 punti nelle successive 20 partite: un cammino ancora deficitario per le ‘aquile’, oggi a quota 24 punti frutto di 5 successi, 9 pari e 12 ko, con 22 gol fatti e 35 subiti. Mediocre il cammino interno, con 16 punti (15° rendimento del girone e 44° della Lega Pro) conquistati grazie a 4 vittorie e 4 pareggi: ben 5 le sconfitte e differenza reti negativa, con 14 reti fatte e 15 subite. Ancor più negativo il rendimento esterno dei catanzaresi, con 8 punti conquistati (16° del girone e 53° della Lega Pro) grazie a 1 vittoria, 5 pareggi e 7 sconfitte, 8 i gol fatti a fronte di 20 subiti. L’unica vittoria esterna è giunta sul campo della Paganese, nel penultimo viaggio lontano dal “Ceravolo” (2-1 alla 24ª), mentre i 5 pareggi sono stati registrati contro Akragas (0-0 alla 7ª), Monopoli (2-2 all’11ª), Casertana (0-0 alla 18ª), Cosenza (1-1 alla 20ª) e Fidelis Andria (1-1 alla 22ª). 7 i ko esterni, maturati contro Virtus Francavilla (0-1 alla 2ª), Lecce (0-3 alla 4ª), Matera (0-4 alla 9ª), Catania (1-3 alla 13ª), Foggia (0-1 alla 14ª), Siracusa (0-1 alla 16ª) e Messina (1-2 alla 2ª). Prima dell’unico e ultimo successo esterno per i calabresi, a Pagani alla 24ª, è giunto il più recente pari (ad Andria, 1-1 alla 22ª), mentre l’ultimo ko è stato il fresco 1-2 di Messina della 25ª giornata.
Squadra nobile e di prestigio, il Catanzaro vanta 7 partecipazioni al massimo campionato, di cui cinque consecutive dal 1978-79 al 1982-83, e ha ottenuto come miglior piazzamento il 7° posto nelle stagioni 1980-81 e 1981-82. In Coppa Italia maggiore, ha disputato una finale, quella persa nel 1965-66 per 1-2 contro la Fiorentina, e due semifinali: nel 1978-79 contro la Juventus e nel 1981-82 contro l’Inter. È rimasto nella storia il successo per 3-1 ottenuto all’Olimpico, quando il Catanzaro ebbe la meglio sulla Roma grazie a una tripletta del suo calciatore-bandiera: Massimo Palanca. In serie B il team giallorosso ha disputato ben 28 campionati dal 1933-34 al 2005-06, ottenendo tre promozioni in serie A: nel 1970-71 da 3°, nel 1975-76 e nel 1977-78 da 2°. I campionati in terza serie (C o C/1) sono stati 25, nei quali il Catanzaro ha ottenuto per 5 volte la promozione in serie B, vincendo sempre il campionato: nel 1932-33, nel 1958-59, nel 1984-85, nel 1986-87 e nel 2003-04. Nel suo score ci sono 18 partecipazioni alla C/2 (o 2ª divisione) con due promozioni: nel 2002-03 (3° posto ma approdato in C/1 per allargamento dei quadri) e nel 2011-12 (2° posto). Una sola partecipazione in quarta serie per i calabresi, nel lontano 1952-53: quell’anno il Catanzaro vinse il proprio girone guadagnando sia la promozione in C che lo scudetto dei dilettanti. Trofeo importante, quest’ultimo, perché il Catanzaro fu la prima formazione a conquistarlo. Oltre a Massimo Palanca, dalla squadra giallorossa sono transitati altri calciatori italiani di grosso calibro: Silipo, Ranieri (attuale allenatore del Leicester), Spelta, Gianni Improta, Angelo Mammì (che segnò il gol della prima vittoria in serie A dei calabresi ottenuta contro la Juventus), Massimo Mauro (commentatore di Sky e Repubblica), Edy Bivi, Bui, Banelli.
Un ruolino mediocre quello del Taranto fra le mura amiche, dove ha ottenuto tre vittorie per 2-0 (Fidelis Andria, Melfi, Foggia), sei pareggi (gli 1-1 con Matera e Messina, gli 0-0 con Siracusa, Catania, Juve Stabia, Casertana) e quattro rovesci, giunti contro U. Fondi (0-2), V. Francavilla (2-3), Lecce (0-1) e Cosenza (0-3). I punti raccolti in casa sono stati solo 15 e costituiscono la 17ª prestazione del girone e 47ª assoluta in Lega Pro. Decisamente negativo anche il computo delle reti fatte in casa: con 10 gol quello rossoblù è il 19° attacco del girone (peggio solo la Vibonese, 7) e 54° della categoria. Meglio la difesa tra le mura amiche, 8ª del girone e 22ª della Lega Pro per via delle 11 reti subite. Il Taranto versione casalinga è reduce dal 2-0 al Foggia della 25ª, mentre il pari manca dallo 0-0 con la Casertana della 23ª e la sconfitta dallo 0-3 della 21ª contro il Cosenza.
I PRECEDENTI IN CAMPIONATO
Altra sfida prestigiosa quella di sabato pomeriggio allo “Iacovone” tra Catanzaro e Taranto: si incontreranno due compagini dal passato importante, in una sfida che si è ripetuta prevalentemente in serie cadetta. Sono 39 i precedenti in campionato, spalmati tra serie B (22), C/1 (o C, o 1ª divisione, 11) e C/2 (6): il bilancio globale è nettamente favorevole ai calabresi, che hanno ottenuto 16 vittorie, 16 pareggi e 7 sconfitte, realizzando 52 reti contro le 31 dei rossoblù. Storico appena favorevole al Taranto tra le mura amiche, dove i locali vantano 6 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte, con 19 reti all’attivo e 19 al passivo. La trasferta di Catanzaro, invece, è stata sempre avara per il Taranto: una sola vittoria, 8 i pareggi e 11 le sconfitte, con 12 reti per i pugliesi e ben 33 per i calabresi. Molti i successi larghi per il Catanzaro, sia in casa che in trasferta: due 4-1 e un 3-0 a Taranto, un 4-0, un 4-1 e un 3-0 in Calabria. Una sola affermazione netta per i rossoblù: 3-0 nel 1951-52, con il nome di Arsenaltaranto. L’ultimo successo interno del Taranto risale al 2-0 del 1995-96, l’ultimo pari in terra pugliese è stato lo 0-0 del 2000-01 (sempre in C/2) mentre la vittoria giallorossa in riva ai due mari manca dallo 0-1 del 2003-04 firmato dal doppio ex Pastore. I cannonieri-principe della sfida sono due catanzaresi, entrambi a quota 4: Petrini e Massimo Palanca. Proprio quest’ultimo è stato un personaggio iconico, una bandiera del club giallorosso: famosissimo per i suoi caratteristici baffoni, era straordinariamente abile nel segnare direttamente da calcio d’angolo, prodezze incredibili se si pensa che calzava appena il 37 di scarpe (“piedino alla Cenerentola”). A quota tre seguono Venditto, Banelli e Bratto per i catanzaresi, Vincenzo Castellano per il Taranto. Tanti i marcatori a due reti e, naturalmente, ad una: ricordiamo un nome tra i più cari per i rossoblù, quello di Erasmo Iacovone, che andò a segno una sola volta contro il Catanzaro nell’incontro terminato 1-1 e giocato in Calabria il 2 ottobre 1977, 4ª di andata della serie B. Altra caratteristica di questa sfida è rappresentata dal ricorso al campo neutro, per squalifica o altre ragioni, in quattro occasioni: due volte, nel 1931-32 e nel 1969-70, per “colpa” del Catanzaro e due volte per “colpa” del Taranto, nel 1969-70 e nel 1970-71. Tanti i doppiettisti e i triplettisti della sfida: tra i primi annoveriamo Venditto e Baratto per i calabresi e Vincenzo Castellano per il Taranto, mentre tra gli autori di due gol in una singola gara vi sono Ferrè, Conti, Altobello, Petrini e Spelta per i calabresi, Castellano Martino e Paina per i pugliesi.
▬▬▬
CLICCA QUI per scaricare il match program realizzato da Tonino Palese con la collaborazione di Fabio Guarini