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A caldo | Dalla papagna alla confusione

Riflessioni a caldo a cura di Peppemel.

TARANTO – FONDI 0-2 Finisce con la contestazione di alcuni tifosi per una squadra in palese confusione. Il Taranto cade pesantemente allo Iacovone davanti al pubblico amico che, non avendo più Papagni davanti, rivolge le sue attenzioni a Dellisanti che aspetta un po’ prima di imboccare il tunnel sotto la Nord. Una settimana da segnare con il rosso sul calendario.

PAPAGNA – La scelta di mandare via Papagni alla vigilia delle cento panche in rossoblu per il capitano di sempre Fabio Prosperi apre una settimana abbastanza in fibrillazione. Poi i paginoni sul Corriere dello Sport e le dichiarazioni di Pochesci condiscono una settimana niente male. Poi c’è il campo e il rettangolo verde ha sempre ragione. Il dio Eupalla non legge il web, non corre dietro fantasmi, non segue maître á penser: 11 loro e 11 noi. Facile facile. Loro ordinati. Noi in confusione, tanta confusione. E i quattromila allo Iacovone, magari, a ripensare con nostalgia a quelle belle papagne in cui qualche punto di straforo si portava a casa.

IL MATCH – Prosperi al suo esordio immagina il Magico con Maurantonio in porta, Russo, Pambianchi e Nigro dietro, De Giorgi (buona la sua leva), Sampietro, Bobb e Garcia al centro, in avanti il tridente inedito Potenza (evanescente, anche se è l’unico che ha tirato in porta), Magnaghi oggetto misterioso e Bollino. In panca Balistreri, Viola, Lo Sicco e la new entry Pirrone.
Partita di esordio anche per lo speaker Balzanelli, anche lui ancora abbastanza appapagnato.
Le squadre in campo si equivalgono. Si studiano e non graffiano. Più intraprendenti gli ospiti, più efficace il Taranto nel primo tempo, con la squadra di Prosperi che per due volte si affaccia sotto la Sud.
Nel secondo tempo, pronti, via, Albadoro tutto solo di testa raccoglie da corner e insacca alle spalle di Maurantonio. Il Taranto va in affanno. Poi lo stesso Albadoro si farà espellere in maniera davvero ingenua ma la superiorità numerica non permetterà agli 11 di Prosperi di pareggiare. Anzi. I minuti finali si riveleranno fatali per il raddoppio dei laziali. Taranto senza capo né coda, in balia degli avversari.

GLI SPALTI – Nonostante la calda domenica soleggiata, le ultime prestazioni lasciano tanti tifosi a casa. Saranno quattromila sugli spalti per salutare l’esordio di Prosperi, con la Nord sugli standard di sempre mentre gradinata e tribuna si equivalgono come presenze. Nulla di particolare da segnalare se non il tifo incessante della Nord anche sotto di un gol, un paio di fumogeni arancioni e diverse trenate intriganti. Purtroppo i cori d’ingresso in campo “devi vincere” e “conquista la vittoria” non saranno ascoltati dagli 11 rossoblù.

E ADESSO? Si viaggerà in Sicilia, in quel di Agrigento. Il periodo che avrebbe visto il Taranto affrontare squadre più alla portata si sta rivelando un disastro. Riusciranno i nostri eroi a trovare equilibrio e serenità perduti? Ai Prosperi l’ardua sentenza.


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