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LA DOMANDA (NON) NASCE SPONTANEA | SEMPRE PER I 3 PUNTI!

di Marcello Fumarola

Il menu’ calcistico culinario a cavallo della vittoriosa partita contro la Gelbison di mister Logarzo ha riservato piatti freddi, indigesti, a volte insipidi, altre troppo “pepati”. Gli Chef (senza master, per carità) della contesa: da un lato l’eterogenea stampa locale, dall’altro il permaloso trainer rossoblù al quale, in settimana, era rimasta indigesta l’”insalata di cetriolini sottaceto” propinatagli da alcune testate giornalistiche secondo i dettami della “ricetta Perrone”; piatto “alternativo” da consumarsi in luogo chiuso, possibilmente uno spogliatoio.

A questa prelibatezza Favo ha poi risposto con una “sfogliatella napoletana” servita senza esitazione ai suoi “contendenti” durante la conferenza pre-partita del sabato al termine della quale il mister non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Subito dopo il match domenicale, pronta la risposta dei cuochi (pardon giornalisti) nostrani che, dopo l’analisi del match da parte del mister, conservano il tappo alle proprie penne e bocche, rinunciando ad utilizzare (per autolesionistica protesta) l’unica arma a propria disposizione: il contraddittorio attraverso le domande. A quanto pare voleva essere un piatto di “penne all’arrabbiata”, ma si è rivelato a conti fatti (come mirabilmente rimarcato dallo stesso giornalista Giovanni Camarda) un piatto di penne al burro, sempre troppo oliose e, soprattutto, senza sale! A coronamento del tutto, dopo un’intervista televisiva che assomigliava al tipico “sorbetto”, indispensabile per sciacquarsi la bocca dopo aver mangiato un bel po’ di “pesce”, Favo serve la sua “pepata di cozze” (per non dire altro) definendo la categoria dei giornalisti tarantini, un pò “rompiscatole” (per usare un eufemismo). Lo fa, però, nel suo “colorito” vernacolo e la cosa, per Campitiello alias giudice Bruno Barbieri, non va bene. Arriva quindi un calice di amaro per l’allenatore, calice che sembrerebbe poter avere la sua solita doppia funzione a seconda del risultato di Cava dè Tirreni: digestiva (per tutti), se dovessimo tornare con qualche punticino in tasca ma anche, chissà, in caso di sconfitta (vade retro!), quella di ammazza…panchina !?! Aspettiamo il match di domenica quindi sperando di non “essere alla frutta”, ma lasciatemi sottolineare l’inopportuno accostamento, sempre da parte di alcuni organi di stampa, della suddetta “querelle” ad altra “libertà di stampa” violentemente offesa nei giorni scorsi. Il paragone stride e non poco, anche perché non mi pare proprio che il volto di un tal Di Cosola presenti la sia pur minima somiglianza a quello di Maometto! Altro punto di contestazione nei confronti di Massimiliano Favo; il mister riterrebbe gli interlocutori tecnicamente incompetenti. Non potendo esprimere un giudizio in tal senso (sarebbe da parte mia “saccente e presuntuoso”), voglio invece proporvi un “rewind” al “nostro” articolo su Taranto Manfredonia della scorsa settimana. Dico nostro perché, quando si accennava alle sostituzioni che il pubblico, dagli spalti, intravedeva più giuste rispetto a quelle effettuate dal mister, si parlava per la precisione di quanto segue: 1) l’opportunità di inserire Cicerelli come 96 e Gabrielloni come 94; 2) l’opportunità di rinforzare il centrocampo con l’ingresso di Oretti e non Mignogna al posto di D’Avanzo; 3) la necessità di sostituire uno dei due attaccanti con un elemento più fresco per meglio difendersi e contrattaccare negli ultimi minuti. Credo non ci sia bisogno di far notare come tutte queste situazioni, domenica scorsa, a partire dalla formazione iniziale e proseguendo con le sostituzioni durante la partita, si siano puntualmente verificate. Che dire…Vox Populi, Vox Dei!

Tornando al campo, domenica è una di quelle partite che risulterebbe ostica anche in caso di “classifica tranquilla” per entrambe. C’è rivalita, in campo e fuori e c’è da aspettarsi una Cavese agguerrita e ben decisa a farci lo scherzetto (praticamente definitivo) in ottica esito finale del campionato. Noi speriamo di avere, dai nostri giocatori, una fragorosa risposta sul terreno del Lamberti. Prendendo spunto dall’esordio domenicale del portiere Borra non possiamo auspicare che il ragazzo, nel girone di ritorno,…venga fuori alla grande, insieme a tutto il resto della squadra! Trasferta, neanche a dirlo, vietata ai supporters rossoblù…Peccato, perché a quanto pare, era già tutto pronto per accoglierci: Autorità locali (Sindaco in testa), la banda con tanto di majorettes, associazioni benefiche e scolaresche; il tutto sotto la supervisione, ovviamente, di una nutrita rappresentanza di “cava…binieri”… Sempre per sdrammatizzare…ma Sempre per i 3 punti!


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