di Marcello Fumarola
Eh si, a volte ritornano, come il vostro corrispondente appena rientrato in “Terra natìa” dopo 3 mesi in giro per i mari siculo-africani, non quale emulo di Johnny Weissmuller, bensì impegnato in una sorta di tristissima rivisitazione di “Finchè la barca va…valla a recuperare”. E ritrovo un Taranto splendido secondo, con la scomoda sensazione di aver subito, anche stavolta, una “giustizia ingiusta”.
Certo, c’è stato qualche traumatico ed improvviso divorzio dirigenziale; un “non c’è due senza tre” che, trattandosi di allenatori, poteva provocare spaccature nello spogliatoio e risultati molto meno positivi di quelli effettivamente raggiunti con Cazzarò in panca. E poi…con qualche evitabilissimo problema di “moda ed abbigliamento” in un pomeriggio manfredoniano troppo “azzurro e lungo per noi”. Tutta colpa (?) di una maglia: simbolo sacro o riti (di) Pagani?
A volte ritorna (se mai qualcuno si fosse illuso di averlo debellato) il marcio nel nostro calcio. E ritornano personaggi già noti e recidivi in tale mancanza. D’altronde, se i vari Masiello e Mauri possono ancora calcare i campi della Serie A; se un Presidente colto con le mani nel sacco (anzi nella valigetta) come Preziosi, rischia con il suo Genoa di rappresentarci perfino in Europa; se c’è un allenatore coinvolto nello scandalo (magari “tirato per i capelli”, ma pur sempre coinvolto) che allena la Nazionale, appare chiaro che la situazione può definirsi a dir poco “agghiacciande”. E cosi torna in mente la parabola del figliol prodigo e della pecorella smarrita; ma, a differenza di quanto accade nel racconto evangelico, il calcio, di pentirsi e tornare a casa (ovvero negli stadi) con il capo cosparso di cenere, non ci pensa proprio. I “diversamente giovani” come noi, lo attendono addirittura dagli anni 80, quando beniamini come Paolo Rossi, Giordano e Manfredonia caddero nella trappola, non del fuorigioco ma del calcio scommesse. Pensavamo poi di avergli spianato la strada del ritorno con Calciopoli nel 2006…e invece? …Invece signore e Signori (come Beppe ex bomber nazionale) con una deprimente cadenza quadriennale ecco che ritornano i fan di Fabrizio Frizzi e del suo “Scommettiamo che”…Inaudito! Ora, la speranza è che l’ennesima torrida estate non finisca in un’altra bolla di sapone…Magari con l’Andria a giocarsi la Serie B con Gaetano D’Agostino re del centrocampo!
A volte ritorna, solo dopo qualche settimana, anche la sfida Taranto-Potenza. Scontato augurarsi che ritorni lo spettacolo sugli spalti visto e vissuto dai 10.000 presenti allo Iacovone il 12 aprile (contenti noi ma ancor più contento l’esigente presidente). Ancor più scontato auspicare che ritorni anche…lo stesso risultato finale. Perché, a proposito di ritorni, lo Iacovone mi/ci attende. Non c’è bisogno di chiederci il perché, perché, dovreste saperlo, il Taranto è un ideale, il Taranto è la mia vita, il Taranto è la passione che va oltre ogni diffid…enza. Ecco perché, nonostante tutto, noi ci siamo stati e ci ritorneremo…Sempre per i 3 punti!
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