Il Taranto è matematicamente salvo a tre giornate dalla fine del campionato. L’obiettivo stagionale è raggiunto ed anche se non si tratta di una promozione in B o qualcosa di simile, quando il lavoro è fatto bene e produce i suoi frutti gli autori vanno elogiati: non dimentichiamo che siamo partiti da un cumulo di macerie con addosso le scorie di un settennato di montagne russe, pieno di alte illusioni e cadute rovinose, mai o quasi con un attimo di vera tranquillità.
Il calcio tarantino è ripartito da zero in estate ed oggi in tono minore festeggia una piccola salvezza nella massima categoria dilettantistica nazionale: evidentemente quello che oggi questa città riesce ad esprimere. Una città che ieri ha dato l’ennesima dimostrazione di menefreghismo e scarso senso civico, non riuscendo in stragrande maggioranza a dedicare 10 minuti del proprio tempo per andare ad esprimere un proprio parere compiuto sulla vicenda Ilva che, nel bene o nel male, è decisiva per le sorti della collettività locale: ai seggi non c’era di certo la stessa coda che alla cassa delle gelaterie della litoranea….. Al di là dell’inutilità pratica della consultazione e del boicottaggio dei mezzi di informazione, resta il fatto che probabilmente è molto comodo e di moda per più di qualcuno lamentarsi della situazione e “parlare” di cambiamento, salvo poi dileguarsi quando si tratta di “fare” concretamente qualcosa .
Parlando nello specifico di calcio e della partita, bè, non c’è stata storia: il Taranto ha dominato in lungo e in largo i neretini (da segnalare la fantastica numerazione bianca su completo… bianco!), vendicando sul campo la sconfitta immeritata dell’andata con annessa gazzarra anche sugli spalti. Senza una lunga serie di under, l’acclamato Pettinicchio, autore complessivamente di un ottimo lavoro nonostante qualche battuta d’arresto evitabile (il Taranto nel girone di ritorno è terzo dietro solo alle corazzate Ischia e Matera), sceglie di comporre il suo 4-3-3 con Maraglino tra i pali, Brancato a destra e Papa dirottato sulla fascia opposta, capitan Prosperi e Grieco in mezzo alla difesa, Vicedomini perno del centrocampo affiancato dagli interni Gnoni e Biondo, Molinari punta centrale, il redivivo Faccini esterno mancino con Mignogna come sempre sull’ala destra.
In un clima bello caldo sia dal punto di vista metereologico che da quello del tifo sugli spalti, il Taranto è subito padrone del match e dopo neanche 10 minuti sblocca il risultato con una testata vincente di Grieco, ancora a segno dopo il gol-vittoria a Monopoli, abile a sfruttare un morbido cross dalla trequarti su piazzato di Mignogna. I rossoblu sono in palla, gli ospiti arrancano e la reazione è piuttosto debole: difficile che i salentini evitino il playout e se la situazione di difficoltà generale dovesse persistere, anche la permanenza è un miraggio.
Dopo una capocciata di Difino altissima sulla traversa da una parte ed una punizione di Molinari senza esito dall’altra, a metà tempo un Mignogna ispirato si invola sulla destra, mette in mezzo rasoterra e trova la deviazione vincente di… Vetrugno, si, proprio il capitano del Nardò tanto coinvolto emotivamente all’andata e tanto carino al ritorno nel segnare nella sua stessa porta. Con il doppio vantaggio il Taranto si rilassa appena e tanto basta al Nardò per trovare la via del 2-1 con Corvino che al secondo tentativo concretizza un cross messo al centro da Pasca seguente ad una mezza finta che aveva fatto finire Brancato col sedere per terra: volevano mica emulare Vito Chimenti e Franco Baresi a 30 anni di distanza?…
Senza scomodare giocatori di ben altro livello, raccontiamo di 2 gol mangiati da Mignogna a cavallo dei due tempi: nel primo caso l’ala tarantina invece di calciare in porta a botta sicura cerca il passaggio a Molinari che con il suo pressing aveva costretto all’errore il difensore Antico, nel secondo invece sfrutta un velo dell’argentino, si presenta a tu per tu con Mirarco e piazza sul primo palo a botta sicura ma il portiere para a terra. Il giovane estremo si conferma il migliore e tiene a galla i suoi: già poco prima aveva neutralizzato di piede una girata di prima di Molinari lanciato a rete.
Ma i rossoblu gestiscono il pallone con grande tranquillità, nonostante l’infortunio di Biondo rilevato da Cordua, gli affanni di un Faccini mai a suo agio, la spinta a destra di Brancato che manca, gli altri viaggiano con buona regolarità: Vicedomini detta i tempi, Papa, Gnoni, lo stesso Cordua e Stigliano, subentrato, corrono tanto, Maraglino dopo un paio di smanacciate nel primo tempo è ora spettatore non pagante, ed inevitabilmente si giunge al terzo gol, con il bomber Hernan Molinari che sente la porta come pochi, si libera al tiro dal limite dell’area e scaglia un fendente che pietrifica Mirarco. 3-1 ed il bomber all’undicesimo sigillo in 17 partite (sono sempre più convinto che se lo avessimo avuto l’anno scorso oggi saremmo in B…) corre a fotografare i suoi compagni ed abbracciare virtualmente la tifoseria con una bellissima esultanza!
L’ ingresso di Fonzino, classe ’95, prima ed l’eurogol all’incrocio dei pali a tempo ormai scaduto di Valerio Gnoni oltre a fissare il tabellino finale rappresentano già quasi un ponte con il campionato prossimo che ci auguriamo ci regali un Taranto coinvolto nella lotta per tornare nel professionismo del calcio. Marcire nel dilettantismo sarebbe un vero peccato per una piazza certo in difficoltà ma ancora viva come la nostra.
Alla prossima.
TARANTO – NARDO’ 4-1
Rete: 8′ Grieco (T), 22’aut.Vetrugno (T), 26′ Corvino (N), 23’st.Molinari (T), 50’st.Gnoni (T)
TARANTO (4-3-3) – Maraglino; Brancato, Grieco, Prosperi, Papa (39’st.Fonzino); Vicedomini, Biondo (37′ Cordua), Gnoni; Mignogna, Molinari, Faccini (21’st.Stigliano). All.: Pettinicchio (A disp.: Costantino, El Ouazni, Rosato, Curri).
NARDO’ (5-3-2) – Mirarco; Montenegro, Taurino (26’st.Rizzi), Antico, Vetrugno (48’st.Lomasto), Pasca; Difino, Marzocchi, Giordano (15’st.De Luca); Rescio, Corvino. All.: Sgobba (A disp.: Piccolo, Lomasto, Febbraio, Lanote, Abbrescia)
ARBITRO – Attilio Conforti di Salerno
AMMONITI – Prosperi, Grieco, Cordua (T), Difino, Rescio, Pasca (N)
ESPULSI – Nessuno
ANGOLI – 3-1
RECUPERO – 1’pt., 5’st.
NOTE – Trasferta vietata ai tifosi salentini. Giornata estiva, temperatura intorno ai 25 gradi. Terreno di gioco in buone condizioni.