Il Taranto chiude in bellezza la sua stagione, almeno per quanto riguarda le gare allo Iacovone, rifilando un poker al Francavilla in Sinni. La posizione in classifica definitiva è un settimo posto che non sarà sufficiente ad agguantare gli sfiancanti e talvolta inutili (come lo scorso anno) playoff nazionali di Serie D ma bastano alla piazza per finire la stagione con un piccolo sorriso, almeno se si pensa alle prestazioni disastrose ed alla classifica molto deficitaria di qualche mese fa.Fa un pò di rabbia guardare in casa altrui e trovare un Foggia capace di approfittare dello smantellamento societario, avvenuto più o meno sottotraccia a Bisceglie, oppure addirittura pensare alle storiche rivali di qualche tempo fa come l’Avellino che sta per festeggiare la promozione in B al primo reale tentativo (dopo essersi incredibilmente trovata in Prima Divisione a seguito di un 5° posto in D e di un 4° in C2 e senza aver vinto alcun playoff…). Per non parlare della Salernitana che risale immediatamente con due campionati vinti quasi in scioltezza o di Lecce e Perugia che stanno avendo la forza di risalire in tornei più consoni alla loro tradizione. L’augurio è che non passi troppo tempo prima di ritrovarcele tra i piedi: quella “m… di categoria” di cui si cantava fino allo scorso anno oggi sarebbe oro visto il livello tecnico e tattico del campionato appena affrontato.
Tuttavia la D ha riportato a Taranto un tifo genuino, magari ridotto in termini numerici, ma pieno di colori, bandiere, tamburi, cori, che non si vedevano da qualche tempo. Esultare per un gol in trasferta su campi improponibili o primeggiare nella classifica dei derby pugliesi o ritrovarsi tanti tarantini in squadra sono state comunque emozioni rossoblu che entrano a far parte della lunga storia di questa maglia. Così come i soliti problemi economici e “caratteriali” dei membri di questa società, che oggi non sappiamo quale futuro può garantire…
Il gruppo attuale si è cementato con il tempo e gli innesti di Mignogna e Molinari hanno fatto cambiare registro al torneo, così come il fatto di aver mandato quasi immediatamente a casa una serie di gente che era venuta solo a svernare in riva allo Jonio. Da questi due elementi, e possibilmente anche da Carlo Vicedomini e Fabio Prosperi, unici “sopravvissuti” del Taranto che ha sfiorato la B pochi mesi fa, dovrebbe ricostruirsi un gruppo che provi a rientrare nel calcio professionistico, magari direttamente nella nuova terza serie a tre gironi, sempre che questa riforma si realizzi davvero. Quando si valuteranno le conferme dal punto di vista tecnico, si eviti però di guardare solo la parte piena del bicchiere, perché spesso in D i gironi di ritorno si rivelano semplici passeggiate di salute per chi ha i mezzi economici quantomeno per terminare degnamente la stagione, e, di conseguenza, i risultati ed i rendimenti crescono a dismisura. Prevalgano perciò serenità e competenza, non fretta ed emotività.
Riguardo la partita c’è da dire solo che è stata quasi un’amichevole, nonostante al Francavilla servisse ancora qualche punto per salvarsi (ma ci riusciranno domenica prossima in casa contro il derelitto Trani). Taranto già in vantaggio al 5° con un colpo di testa di Prosperi a seguito di una sponda su punizione dalla trequarti di Mignogna. I rossoblu di casa lasciando il pallino del gioco ai lucani che però trovano una retroguardia rossoblu piuttosto attenta, compreso Terrenzio di nuovo titolare al posto dell’infortunato Grieco. Rosato e Papa sulle corsie esterne spingono poco mentre Maraglino si dimostra attento quando chiamato in causa. In ogni episodio di calcio da fermo invece il Taranto è particolarmente insidioso: addirittura Ermanno Cordua sfiora di testa il raddoppio a metà tempo su corner di Vicedomini. Raddoppio che arriva davvero al 37° quando Curri, confermato titolare sulla corsia sinistra d’attacco, sfrutta un bellissimo taglio interno di Mignogna, duetta palla a terra con Molinari e trova rasoterra l’angolino alla sinistra del giovanissimo Zembianski. 2-0 forse un tantino generoso, ma dopo un paio di minuti scarsi Della Ventura sfrutta un disimpegno troppo morbido dei nostri e dal limite segna il gol che ristabilisce le distanze che paiono più giuste.
Nella ripresa subito due cambi per il Francavilla mentre a fine primo tempo l’acciaccato Cordua era stato sostituito da Stigliano. I rossoblu viaggiano a ritmo blando e gli ospiti dominano per un quarto d’ora buono, sfiorando ripetutamente il pareggio con Varriale, Sekkoum e Donnadio, autore di un tiro che si stampa sulla parte bassa della traversa. Il 2-2 arriva comunque su un corner smanacciato malamente da Maraglino nella propria porta, ma è giusto ammettere che il portiere di Leporano aveva fino ad allora tenuto a galla il Taranto con ottimi interventi. Il gol sveglia il Taranto che trova immediatamente il nuovo vantaggio con Molinari, abile ad anticipare l’uscita del portiere su sponda di Curri: tredicesimo sigillo del bomber argentino che in un solo girone ha già conquistato la piazza rossoblu e tutti ci auguriamo che resti, visto quanto è difficile in ogni categoria trovare attaccanti veri, che vivono per il gol e lo cercano in ogni modo, proprio come lui.
Con un caldo che si fa sentire, esattamente come il pubblico sempre presente e abbastanza coinvolto (a proposito, la curva è finalmente agibile: dovrebbe essere stato l’ultimo trasferimento forzato in gradinata. Ma una mano di vernice anche agli altri gradoni, quelli non nuovi, proprio non la si poteva dare?…), i ritmi della gara calano ulteriormente. E come ultima emozione arriva il 4° gol, ancora sugli sviluppi di un corner ed ancora con il capitano Fabio Prosperi, alla sua prima doppietta in carriera. Non poteva esserci migliore chiusura per la stagione in casa, ed il cambio tra baby (Vapore per Fonzino) sta lì a ricordare che non si è vinto proprio nulla ma già da oggi è necessario costruire il futuro. Con tanti saluti a chi su questa passione rossoblu tesse trame e compie magheggi…
Obiettivamente sarà difficile seguire l’ultima trasferta della stagione, ad Ischia, nell’anticipo del 1° maggio, perciò il nostro appuntamento settimanale si chiude qui. L’in bocca al lupo va a noi tutti perché costantemente siamo chiamati a non mollare per tenere in vita con sempre maggiori difficoltà l’orgoglio tarantino, in ogni campo. Alla prossima!!!
TARANTO FRANCAVILLA IN SINNI 4-2
Reti: 4′ pt Prosperi (TA), 37’pt Curri (TA), 38’pt Della Ventura (FR); 12’st aut. Maraglino (FR), 17’st Molinari (TA), 42′ st Prosperi (TA)
TARANTO (4-3-3): Maraglino; Rosato, Terrenzio, Prosperi, Papa; Cordua (42′ pt Stigliano), Vicedomini, Fonzino (43′ st Vapore); Mignogna, Molinari, Curri (20′ st Prete). A disp.: Costantino, Faccini, Brancato, Bongermino. All.: Giacomo Pettinicchio.
FRANCAVILLA IN SINNI (4-3-3): Ziembaski; Marziale (1′ st Russillo), Ferrara, Di Giorgio, Nicolao; Donnadio, Sekkoum, Della Ventura; Fanelli, Varriale (27′ st Chisena), Manzella (1′ st Gilfone). A disp.: Cassarà, Lolaico, Caldararo, Nuzzo. All.: Ranko Lazic.
Arbitro: Antonello Mangino di Tivoli (Marco Maiorano di Paola e Giuseppe Ditto di Reggio Calabria)
Ammoniti: Rosato (TA), Molinari (TA); Fonzino (TA), Stigliano (TA)
Espulsi: nessuno
Corner: 7-5
Recupero: pt 2′, st 2′