Domenica alle 14,30 ed in replica sabato alle 6,15 la Fondazione Taras ospite di “A bordo campo”, un programma di Radio 24 a cura di Dario Ricci. Ecco di cosa si è parlato in trasmissione e ascolta il servizio in podcast:
I tifosi nel cuore dei loro club: il caso del Taranto Calcio
Una risposta alla crisi del calcio italiano arriva dai Supporters Trust, quelle società o fondazioni o enti creati dai tifosi stessi per entrare a far parte della vita e delle decisioni strategiche dei club calcistici per cui fanno il tifo. Oggi vi raccontiamo cosa sta accadendo a Taranto,dove la rinascita della società di calcio è un segnale di speranza per una città piegata dalle conseguenze del “caso-Ilva”. Ospite di A bordocampo Gianluca Sostegno, vicepresidente della Fondazione Taras, attraverso cui i tifosi rossoblù partecipano alla gestione della società. “In pochi mesi – testimonia Sostegno – ci siamo trovati dall’aver sfiorato la serie B al rischio di sparire dal calcio italiano. Allora siamo scesi in campo noi tifosi, per salvare il Taranto Calcio, ma soprattutto per non veder scomparire un pezzo della storia sociale e culturale della nostra città”
Tra tetto agli ingaggi, budget e business plan: serie B e LegaPro contro la crisi
Mentre la serie B vara il salary cap, cioè il tetto salariale agli ingaggi a partire dal prossimo campionato, la LegaPro (la ex Serie C) impone ai suoi club un budget predefinito e un piano industriale per poter partecipare al campionato senza incorrere in sanzioni amministrative e sportive. Modi diversi per rispondere allo spetto problema: la crisi (anche e sopratutto economica) del calcio italiano. Dario Ricci ne parla con Francesco Ghirelli, direttore generale della LegaPro. ” Perché abbiamo deciso di imporre ai nostri club di definire un budget e un piano industriale al momento dell’iscrizione al campionato? E’la Uefa che ce lo chiede – spiega Ghirelli -. Non facciamo altro che applicare quanto previsto dalle norme sul fair play finanziario. e chi sgarra, paga, con mancati introiti o penalizzazioni in classifica. Perché questa è l’unica strada da seguire, se vogliamo davvero salvare il calcio italiano.
“A bordocampo” 14 aprile 2013 dal minuto 11
di Dario Ricci