L’ultima giornata della stagione regolare permette al Taranto, vincente ad Avellino, di blindare la seconda posizione in classifica, grazie ai 70 punti conquistati sul campo e divenuti 63 per effetto delle penalità.
La 34ma giornata ha visto un Sorrento che si è scelto l’avversario più comodo pareggiando nei minuti finali contro il Pisa, e Carpi e Pro Vercelli che hanno provato a fare altrettanto rinunciando a farsi del male nello scontro diretto.
Sia i piemontesi sia gli emiliani hanno avuto un risultato diverso, infatti si scontreranno rispettivamente con Taranto e Sorrento in una sfida playoff nord-sud che già promette spettacolo e scintille.
L’ennesima vittoria del Taranto, conquistata al Partenio di Avellino grazie ad una buonissima prestazione di una squadra forte e sciupona sotto rete, alimenta tutta la sfilza di record che la Dionigi band ha conquistato quest’anno. Da evidenziare il dato sui gol subiti, appena 16, quello delle vittorie esterne, 7, quello delle vittorie complessive, 19, e quello delle giornate di imbattibilità, 24.
Pensare che questa squadra ha conquistato il secondo posto nonostante il pesante handicap di 7 punti di penalità, fa capire la valenza tecnica e caratteriale di un gruppo incredibile, sul quale pochi davvero avevano scommesso, trascurando la professionalità e la bravura dei ragazzi, in campo e fuori dal campo.
Il Taranto 2012 è davvero una bellissima favola, che per approdare in serie B e quindi per avere l’attesissimo lieto fine è chiamata addirittura a vincere due campionati, uno già conquistato ieri moralmente sul campo, e l’altro che inizierà domenica 20 maggio per concludersi il 10 di giugno.
Sembra assurdo verificare che in un calcio malato, in cui solo scandali e schifezze vengono fuori nel quotidiano, una bella storia come quella che la squadra di Dionigi sta scrivendo quest’anno non sia stata evidenziata dai mass media sempre attenti, al contrario, a sottolineare le negatività di una città che vuole emergere.
Bene ha fatto Dionigi a rimarcare in conferenza stampa questo aspetto triste e al tempo stesso fastidioso: il Taranto ha numeri da primato, una storia esaltante (sul campo) e al tempo stesso difficile (in società) da raccontare in questo campionato.
Nessuno si è preso l’onere o l’onore di sottolineare la valenza del Taranto dei record.
Come se non bastasse, è notizia di oggi la tentata aggressione di cui sarebbe stato vittima il figlio del Presidente; evidentemente c’è chi continua a mettere i bastoni tra le ruote al Taranto perchè non vuole che la squadra salga di categoria, perchè vuole che si resti nella precarietà e nello squallore di categorie che non ci appartengono, perchè non vuole che il territorio ionico risorga.
Siamo alla vigilia dei playoff, quest’anno da giocare come secondi in graduatoria, con un autentico squadrone, contro avversari forti apparentemente non appoggiati dal Palazzo, con una tifoseria mai cosi coesa e pronta a lottare per conquistare quel sogno lungo venti anni.
Adesso è arrivato davvero il momento di far tacere le malelingue, di mettere da parte ogni polemica, di non considerare chi continua a gettare discredito sulle faccende dell’AS Taranto.
Adesso è venuto il momento di sostenere come non mai nelle 4 battaglie finali la banda Dionigi, perchè possa trasformare una bellissima storia in una autentica leggenda.
Dipende da noi, dobbiamo decidere da che parte stare, da quella del Taranto, o da quella di chi vuole il male del Taranto e di Taranto.
Io ho già deciso da tempo, e da tempo che predico ottimismo, perchè l’ho sempre ritenuta la migliore medicina in questi momenti.
Io mi schiero con il Taranto, con Dionigi, con i nostri fantastici ragazzi, che inciterò in tutti i momenti delle gare fino all’ultimo minuto dell’ultima gara.
L’invito è esteso a tutti, indistintamente. C’è un sogno chiamato serie B, andiamo a trasformarlo in splendida realtà insieme a capitan Prosperi e compagni, Taranto città ne ha bisogno come il pane, per uscire da un anonimato dove ci vogliono confinare coloro che non ci amano.
La Foto Gallery del Partenio a cura di Marco Giunta
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