La notizia che non ti aspetti arriva addirittura dal sito ufficiale dell’AS Bari. Consci che riportare quel nome sulle nostre pagine può apparire come una “provocazione” vogliamo subito tranquillizzare quanti in questo momento sono “sobbalzati sulla seggiola”, visto che la citazione si rende necessaria per raccontare una storia che spiazza l’immaginario collettivo della nostra tifoseria e finisce per inorgoglire e gonfiare il petto alla nostra tarentinità.
Troppo spesso, infatti, siamo portati ad immaginare i nostri bambini bardati con i colori dei più blasonati club “strisciati”, bombardati da martellanti campagne mediatiche di tv e stampa, stretti tra genitori che tramandano tradizioni calcistiche che non pongono mai il Taranto al primo posto (e spesso manco al secondo) e calati in un contesto sociale dove quando qualcuno chiede loro per quale squadra fanno il tifo non è ammessa la risposta “Per il Taranto“, come se fosse un vincolo divino quello di tifare per una squadra del nord, senza che sia ammessa un’alternativa, men che meno se si tratta di tifare per il Taranto.
La storia che vi stiamo per raccontare ha dell’eccezionale, una storia che è ambientata nelle corsie dell’ospedaletto Giovanni XXIII di Bari, che restituisce la speranza di credere in una “new generation” a tinte rigorosamente rossoblu, il rossoblu del Taranto.
In occasione della Pasqua, una nutrita rappresentanza di giocatori e staff dell’AS Bari è andata a far visita ai piccoli degenti dell’ospedaletto pediatrico del capoluogo pugliese con l’obiettivo di strappargli un sorriso e, se possibile, anche un “Forza Bari”. Senza nulla togliere alla meritoria opera del club biancorosso, noi siamo qui per portare agli onori delle cronache il gesto di Alessandro, un piccolo e tenace tifoso del Taranto di appena di 2 anni. Con orgoglio e fierezza, degno figlio della nostra terra, Alessandro avrebbe negato ai calciatori biancorossi la “soddisfazione” di sentirsi dire “Forza Bari” . Nell’articolo pubblicato da www.asbari.it si legge: “Un’impresa impossibile perchè il bambino ha mormorato prima qualcosa e poi non ha rinnegato la sua squadra continuando a dire Forza Taranto.”
Standing ovation, stupore e acclamazione. Il piccolo Alessandro sarebbe il testimonial perfetto della nostra campagna “Tifosi Junior”; pertanto, nella speranza che il piccolo sia ritornato a casa in buona salute, dichiariamo ufficialmente aperta la “caccia” al baby tifoso: l’APS Fondazione Taras 706 a.C. vuole farne primo Socio Onorario Junior. Chiediamo la collaborazione di quanti possano avere conoscenza diretta del piccolo fan di aiutarci a rintracciare il piccolo Alessandro per farne testimonial d’eccezione della nostra Associazione.
10, 100, 1000 piccoli Alessandro per gridare: “Forza Taranto!”