Il Giudice Sportivo di Lega Pro, attraverso il comunicato n. 97 diramato oggi, ha sollecitato la Procura Federale a indagare sul comportamento tenuto dallo SLO e dai calciatori del Taranto, rei di aver festeggiato insieme ai tifosi della curva nord, al termine della gara di sabato contro il Potenza, intonando il celebre “chi non salta è un barese”.
Il Taranto è stato inoltre multato perché i suoi sostenitori hanno cantato lo stesso coro nel corso della gara.
Pensavamo di averle viste tutte in tema di restrizioni. Ci sbagliavamo.
Con le ammende per i cori goliardici si sta operando una censura insostenibile che, sommata ai frequenti divieti di seguire la propria squadra in trasferta senza restrizioni, rischia di infliggere il colpo mortale alla partecipazione negli stadi. Riteniamo la decisione oltremodo ingiusta perché, sanzionando i cori come questi, che sono da sempre essenza del tifo, li pone pericolosamente sullo stesso piano degli insulti razzisti, quando sono solo questi ultimi ad essere inammissibili.
Adesso basta. Lasciateci liberi di tifare!
3 Novembre 2021 - 13:09
Incredibile. Mi sembrano più che altro giochi per introdurre nuove tasse, introiti gratuiti. Non è possibile sanzionare il comportamento di una tifoseria per una normale goliardica canzoncina intonata gioiosamente, proprio come avviene in tutti gli stadi! Se pensiamo ai derby cittadini: Roma, Torino, Milano, Genova…. Mah, sinceramente grande perplessità la suscita questa caccia alle streghe!
SFT
Stefano
4 Novembre 2021 - 09:03
Con una sanzione del genere la discriminazione territoriale nei confronti dei baresi la fa la lega Pro non il tifoso o il calciatore che salta.Non sapevo che per la lega Pro “barese” fosse un insulto da sanzionare.